Lo Studio Ghibli chiude il reparto responsabile della produzione di anime. Questo è stato l'annuncio di Toshio Suzuki, attuale General Manager dello studio di animazioni, nel corso di una intervista televisiva. La chiusura però non è così catastrofica come era stata percepita nelle prime ore dopo l'annuncio. Stando alle ultime indiscrezioni l'idea della amministrazione dello Studio Ghibli non è di arrestare definitivamente la produzione, ma è quella di prendere una pausa dalla realizzazione di film per riflettere su come procedere nel futuro. In altre parole ci troviamo davanti ad una pausa di riflessione per lo studio di animazione nipponico, scelta capibile visto il ritiro di Hayao Miyazaki e l'assenza di film in lavorazione di Isao Takahata, i due maestri, fondatori e trascinatori dello studio.
L'idea è quindi di tornare con uno staff di freelance, come già operava lo studio negli anni '80, per dedicarsi solo a progetti potenzialmente interessanti. Il motivo a monte di questa scelta è indubbiamente di carattere economico. Nonostante il successo e l'alto standard dei propri film, negli ultimi anni la compagnia ha avuto difficoltà ad ottenere profitto dai propri titoli. Un esempio su tutti è il film di animazione del 2013 "The Tale of Princess Kaguya" che a fronte dei 5.1 miliardi di Yen incassati viene considerato un flop visti gli alti costi di produzione.
Quindi nulla di definitivo nelle parole di Toshio Suzuki e intanto preparatevi ad accogliere a settembre l'arrivo al cinema (dal 13 al 16) dell'ultimo lavoro del maestro Miyazaki "Si alza il vento".
Jacopocus_the_awkward
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